Aforismi Allenatori

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LA GESTIONE DEL GRUPPO – LA COESIONE DI SQUADRA

“Sono un gran difensore dello spirito di squadra e del lavoro di squadra, la prima cosa che ho promesso ai miei nuovi giocatori è che li guarderò tutti allo stesso modo. Non voglio un rapporto speciale con quelcuno di loro. Odio parlare di una persona sola. I giocatori non vincono trofei, il gruppo vince trofei, la squadra vince trofei. Non riesco a dire “mi piace questo giocatore”, ma generalmente mi piacciono i giocatori che amano vincere. Non solo quello che ama vincere nei 90 minuti, ma quello che ama vincere ogni giorno, in ogni sessione di allenamento e nel resto della sua vita.” JOSE’ MOURINHO

“Tratto i giocatori come se fossero i miei figli. Il momento migliore per parlare con i bambini è la notte, quando vanno a dormire: vanno a letto tranquilli, rilassati, ti raccontano quello che hanno imparato. Con i giocatori mi comporto in modo simile. Il momento giusto per rivolgermi a loro è a partire dalle undici di sera. Più o meno a quell’ora io e lo staff cominciamo a far visita ai vari elementi della squadra nelle loro camere, per parlare. Per circa un paio d’ore chiacchieriamo a tu per tu con ogni giocatore e ribadiamo ciò che vogliamo da loro. Sono parole che incidono non solo sull’aspetto professionale, ma anche su quello personale: è il momento in cui sono più ricettivi e assimilano in modo naturale tutto quello che sentono.”DIEGO PABLO SIMEONE

“Mi è capitato che un giocatore dell’Atletico si arrabbiasse perché non giocava quanto pensava di meritare. Prima di una partita, lo chiamai per comunicargli che sarebbe sceso in campo. Gli dissi: ‘per me oggi non sei più importante perché giochi. Lo sei sempre stato’.” – DIEGO PABLO SIMEONE

“Con i miei figli ho più empatia che con i miei giocatori, eppure, pur volendo loro bene, non faccio fare loro quello che vogliono. Perché dovrei farlo fare ai miei giocatori? Empatia non è baci e abbracci, ma anche guardarsi negli occhi: non criticherò mai un mio giocatore se non gioca bene, ma lo farò se non gioca per la squadra. L’essenza del mio lavoro è la squadra.”JOSE’ MOURINHO

“La squadra che voglio è quella in cui, in un determinato momento e di fronte a una determinata situazione, tutti i giocatori pensano in funzione della stessa cosa simultaneamente: questo è gioco di squadra, questa è organizzazione di gioco.”JOSE’ MOURINHO

“Quando Michels insiste sull’importanza di infondere ai ragazzi una mentalità costruttiva, vuol dire che il piacere di un gioco tecnico e offensivo è il miglior strumento per trasmettere al singolo e al gruppo coraggio, autostima, sicurezza: in ultimo, il superamento della paura.”  SANDRO MODEO

“La forza del lupo è il branco, la forza del branco è il lupo.”JULIO VELASCO

“ Sono sempre più convinto dell’importanza di poter contare su leader che si facciano portatori di un certo tipo di cultura del gruppo. Leader che ho quasi sempre avuto nelle mie squadre e che, appena uscito dallo spogliatoio, sapevo avrebbero rinforzato sul campo il mio messaggio mettendo sui compagni quella che qui chiamano peer pressure, l’aspettativa che arriva dai colleghi e non dall’alto.”ETTORE MESSINA

“La difesa, contrariamente all’attacco, deve essere fatta dal blocco omogeneo di tutta la squadra e non è indispensabile la ricerca della perfezione tecnica individuale. La parte più importante di una buona difesa è la motivazione, la costruzione di un gruppo compatto e una mentalità tra i giocatori che li aiuti a condividere lo stesso obiettivo.”ETTORE MESSINA

“Una squadra è il riflesso del proprio allenatore: se lui l’allenerà amandola da impazzire, questa impazzirà per lui.”MASSIMILIANO BELLARTE

ESSERE ALLENATORI – LEADERSHIP

“Uno non è un grande allenatore quando fa muovere un giocatore secondo le proprie intenzioni, ma quando insegna ai giocatori a muoversi per conto loro. L’ideale assoluto, che come tale non è mai raggiungibile, viene nel momento in cui l’allenatore non ha più nulla da dire, perché i giocatori sanno già tutto quello che c’è da sapere. Tutti devono conoscere, oltre alla tecnica, come si gioca, la tattica, insomma.” – JULIO VELASCO

“Un grande allenatore deve essere lui stesso leader, ma deve creare altri leader che in campo riproducano idee, valori, carattere.”  GIANLUCA VIALLI

“Sacchi mi disse che per fare l’allenatore servono quattro cose: occhio, pazienza, memoria e fortuna.” CARLO ANCELOTTI

“L’allenatore deve essere una buona persona che rispetta gli altri, ma che ha la forza necessaria per far si che gli altri lo rispettino.”ETTORE MESSINA

“Per essere un buon allenatore devi cercare di trasmettere ai tuoi giocatori onestà. È importante che essi si rendano conto che tu sei sincero.”LEON DAVID NAJNUDEL

“Un buon allenatore farà vedere ai suoi giocatori quello che possono essere piuttosto che quello che sono.” ARA RAOUL PARASHEGHIAN

“O la mia strada o l’autostrada.”ALEX FERGUSON

“Uno dei dilemmi che si parano davanti a chi debba costruire una squadra è la scelta tra giocatori in grado di rendere bene nel tuo sistema ideale e giocatori magari più forti dei primi ma meno adatti alla «tua» pallacanestro. In soldoni, quando costruisci una squadra si tratta di decidere se devono essere loro ad adattarsi a te o viceversa. Per me modellare il sistema sul personale significa godere di un grande vantaggio competitivo.”ETTORE MESSINA

Come allenatore ho la responsabilità per quello che si fa in campo ma anche fuori, per questo cerco di conquistarmi il ruolo di leader, per farmi seguire. Si dice che io incuta timore, ma per imporsi non ci sono spartiti precisi, bisogna cercare di farsi seguire, col buon esempio, attraverso il comportamento personale.” – ZDENEK ZEMAN

“L’allenatore deve essere il capo assoluto, tuttavia egli deve mantenere sempre una mente aperta.” – RED AUERBACH

“Nel momento in cui l’allenatore perde la propria autorità, la squadra non esiste più; finiscono per gestirla i giocatori, e iniziano i guai.”ALEX FERGUSON

“Allenare significa affrontare una serie infinita di sfide: la maggior parte di esse ha a che vedere con la fragilità dell’essere umano.”ALEX FERGUSON

“Bisogna trovare un modo affinché il giocatore condivida il tuo stesso punto di vista, non importa quanto tempo ci voglia. E quando ciò avviene, non ho mai detto, “Questo è quello che ti sto dicendo da due anni e mezzo!” Io dico: “Oh, davvero? Hai intenzione di provarciLARRY STEFANKI

“Io voglio la possibilità di cambiare la filosofia calcistica, non esistono allenatori con le stesse idee.”JOSE’ MOURINHO

“Quel fondo di fascismo che si annida dietro la filosofia del risultato è tipico di gente che divide il mondo in dominatori e dominati.”JORGE VALDANO

“L’allenatore deve avere la qualità morale per sapere che i maestri sono i giocatori, non il contrario.”SILVANO PRANDI

“Preoccupatevi più del vostro carattere che della vostra reputazione, perché il vostro carattere è quello che siete realmente, mentre la vostra reputazione è solo quello che gli altri pensano che voi siate.”JOHN WOODEN

 

ATTITUDINE VINCENTE

“Ogni volta che costruisco una squadra, tento di inculcare l’idea della vittoria, che il nostro obiettivo è vincere. Il che non significa necessariamente che siamo destinati a vincere il campionato. Significa cercare di migliorare costantemente per raggiungere il potenziale massimo. Per costruire una squadra vincente, è importante ricordare che i suoi componenti non devono essere perfetti, devono solamente continuare a cercare di essere il meglio che possono. Questa è la mia definizione di attitudine vincente.”MIKE KRZYZEWSKI

“Vincere è sempre importante ed è raramente frutto del caso. Puoi essere fortunato una volta, due, ma le vittorie sono sempre il frutto di un lavoro, di un gruppo formato al quale si contribuisce come allenatore.”  MARCELLO LIPPI

“La prima regola che io metto è ‘Non si molla’. Mai. Possiamo giocare male, possiamo avere una brutta giornata, però non si molla. Se si molla sono dolori. Una volta con la Nazionale siamo andati negli Stati Uniti: giocavamo con gli Stati Uniti due partite di World League, vincendo la prima eravamo già qualificati per le finali. Siccome io combattevo questa cosa ho detto: ‘Abbiamo vinto la prima, la seconda la giochiamo’ che in gergo vuol dire ‘la giochiamo’, non ‘stiamo in campo’: la giochiamo, come le altre. [mima la risposta dei giocatori] ‘Sì, sì, sì, sì’. Siamo entrati in campo e tic, tic, tic [mima l’atteggiamento svogliato dei giocatori] perdiamo 3-0 la domenica. Martedì avevamo il volo, eravamo in California a Los Angeles, lunedì era programmata visita a Disneyland, che io non conoscevo. Abbiamo fatto pesi in albergo, lunedì. E Disneyland non l’abbiamo vista. Perché io metto poche regole, ma quelle lì sono sacrosante. Non si molla mai. Che vuol dire? Mai. Mai si molla. In partita, mai.”JULIO VELASCO

“L’unica persona che sa se hai vinto o perso sei tu sotto la doccia. Se hai dato tutto hai vinto, se non hai dato tutto hai perso. Il tabellone è un’altra cosa.” – JOHN WOODEN

“Il risultato è occasionale, la prestazione no” ZDENEK ZEMAN

“La mentalità vincente l’ho imparata alla Juve. Soltanto lì ho capito che vincere era un obbligo, fare parte di uno dei più grandi club del mondo ti pone l’imperativo del risultato.” ZINEDINE ZIDANE

“Vincere richiede talento, ripetersi richiede carattere.” JOHN WOODEN

“Quando migliori un po’ ogni giorno, alla fine succedono grandi cose. Quando migliori un po’ la tua forma fisica ogni giorno, alla fine ottieni un gran miglioramento nella tua forma fisica. Non domani, né il giorno dopo, ma alla fine hai fatto un notevole progresso. Non bisogna cercare miglioramenti rapidi e spettacolari, bensì miglioramenti piccoli, giorno per giorno. Questa è l’unica strada per ottenere dei miglioramenti che durino nel tempo.” JOHN WOODEN

“Chi vince festeggia, chi perde spiega.” JULIO VELASCO

“Giocando individualmente, giochi per l’avversario.” HELENIO HERRERA

IL LAVORO ALLA BASE DI TUTTO

“Il lavoro dell’allenatore è quello di vendere il suo prodotto, il suo stile, convincendo i giocatori a comprare ciò che lui vende, la sua mentalità, le sue indicazioni.” DAN PETERSON
“La vittoria migliore, la più sicura, quella che ne prepara altre, si fonda sul concetto di squadra, allenato, organizzato e preparato, affinché ogni giocatore agisca nel miglior modo possibile.”JAMES NAISMITH
“Il talento senza impegno serve solo per divertirsi.”JAVIER IMBRODA
“Il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore.”VINCE LOMBARDI
“Mai innamorarsi dei propri giocatori, perché non ti saranno fedeli.” – JOCK STEIN
“Insisti sui fondamentali, vedrai che il gioco poi viene.”JACK BURMASTER
“Le cose difficili esigono tempo, quelle impossibili ne esigono di più.”HELENIO HERRERA
“La transizione è la fase del gioco più movimentata, più gradita agli spettatori e agli stessi giocatori, e soprattutto il momento in cui i giocatori possono concretizzare il lavoro svolto in difesa; – ETTORE MESSINA

REAGIRE AD UNA SCONFITTA

“Le sconfitte ti segnano. Rimuginarci per un po’ e poi andare avanti come prima non è mai stata un’opzione, per me. Il mio primo pensiero è sempre stato pensare rapidamente a cosa poter fare. La mia mente passa direttamente al processo di miglioramento e di recupero: è stata una grande risorsa, per me, saper ragionare lucidamente quando sarebbe stato più semplice abbandonarsi allo sconforto. Se ti limiti a subire le sconfitte, puoi star certo che continueranno ad arrivare.”ALEX FERGUSON

“No si può decidere come e quando perdere, però si può decidere come reagire per vincere la prossima volta.”PAT RILEY

Gli schiacciatori non parla dell’alzata. La risolvono.JULIO VELASCO

RITUALI PRE-PARTITA

“Da allenatore ho capito l’importanza dei rituali pre-partita: prima gli allenatori cercavano di inculcare ai giocatori il maggior numero possibile di istruzioni in 15-20 minuti precedenti al loro ingresso in campo per il riscaldamento. Ma c’è un limite a quanto riescano ad assimilare quando in corpo inizia a pulsare l’adrenalina, e quello decisamente non è un buon momento per una discussione che coinvolga l’emisfero sinistro del cervello. E’ invece il momento in cui bisogna tranquillizzarli e rafforzare il vincolo spirituale che li lega l’uno all’altro prima che vadano in battaglia.”PHIL JACKSON
“L’inizio della prima stagione è un momento chiave. Ogni allenatore sa di avere un periodo iniziale a disposizione, che chiamo ‘periodo bonus’, in cui un calciatore cerca di valutare il carisma, le idee e la personalità dell’allenatore, in cui cerca di capire se può fidarsi e consegnarsi a lui totalmente.”ANTONIO CONTE

L’ALLENATORE NON PUO’ PIACERE A TUTTI

“So che stai pensando di diventare un allenatore, prima o poi. Penso sia una buona idea, ma allenare non è solo divertimento e partite. A volte non importa quanto tu sia una brava persona, dovrai comportarti da stronzo. Non puoi fare l’allenatore se hai bisogno di piacere a tutti.” – PHIL JACKSON

“Per una telefonata, non sono diventato allenatore dell’inter: non mi ha telefonato nessuno!”RENZO ULIVIERI

LA TECNICA

“La tecnica è il pane dei ricchi, la tattica è il pane dei poveri”CARLO MAZZONE